La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae a causa del lavoro svolto.
Si differenzia dall’infortunio in quanto è l’effetto di una graduale, progressiva e lenta azione di fattori presenti nell’ambiente di lavoro che possono compromettere la salute.
La legge riconosce l’origine professionale per le malattie indicate in apposite tabelle ministeriali, che mettono in relazione le patologie con le lavorazioni esposte a rischio.
Il lavoratore che contrae una malattia professionale tabellata deve denunciare di aver contratto una malattia professionale e dimostrare di essere addetto, o esserlo stato, a una delle lavorazioni elencate nella tabella.
Il lavoratore che, invece, contrae una malattia professionale non tabellata – ossia non elencata nelle tabelle ministeriali – deve dimostrare l’origine professionale della stessa, provando che la patologia da cui è affetto è stata contratta a causa della propria attività lavorativa.
Per denunciare all’Inail la malattia professionale è necessario recarsi alla sede CILS più vicina.
Attraverso la consulenza di esperti medico-legali, si può accertare che la malattia sia connessa al lavoro e presentare domanda all’Inail per ottenere le prestazioni economiche.
L’Inail, ricevuta la denuncia di malattia professionale, verifica l’esistenza dei requisiti necessari per l’accoglimento della richiesta come il tipo di malattia, le lavorazioni svolte dal lavoratore che possono averla provocata e il tempo trascorso tra la cessazione dell’attività lavorativa e la denuncia. L’intervallo temporale è importante per stabilire se la malattia professionale può essere considerata tabellata o non tabellata.
Tramite il patronato Inas Cisl, il lavoratore può:
seguire l’evoluzione della pratica e presentare ricorso amministrativo in caso di mancato riconoscimento della malattia da parte dell’Inail;
valutare la possibilità di chiedere una revisione delle rendite già concesse, in caso di aggravamento delle proprie condizioni di salute;
ricevere assistenza legale in sede giudiziaria per eventuali cause per il riconoscimento dei propri diritti nei confronti dell’Inail.
La malattia professionale si può aggravare nel tempo.
In caso di peggioramento delle condizioni di salute del lavoratore che ha contratto una malattia professionale, attraverso il patronato il nostro servizio di patronato è possibile richiedere la revisione delle rendite già concesse.
La revisione, oltre che dal lavoratore, può essere disposta direttamente dall’Inail, entro 15 anni dalla decorrenza della rendita, con cadenza annuale per un massimo di 15.
La prima domanda può essere presentata:
dopo 6 mesi dalla data di cessazione del periodo di inabilità temporanea assoluta (se c’è stata astensione dal lavoro);
dopo 1 anno dalla manifestazione della malattia (se non c’è stata astensione dal lavoro).
Se si tratta di patologie neoplastiche, di silicosi o asbestosi o di malattie infettive e parassitarie, la domanda di aggravamento può essere presentata anche oltre i limiti temporali previsti (15 anni), con scadenze quinquennali dalla precedente richiesta, solo per ottenere la rendita.